Dubai, United Arab Emirates, April 25, 2020:   The Queen of pop punk Debbie Harry publishes her memoirs; Marlborough Contemporary stages an exhibition of works from the private collection of Holly Solomon. Looks like it’s time for a reappraisal of the contribution of women to the febrile New York art-cum-club scene in the ‘70s and ‘80s. Debbie Harry talks about the difficulties of being a womanly woman in the rock world.

‘To be an artistic, assertive woman in girl drag, not boy drag was then an act of transgression’, she says. Holly Solomon was the glamorous, courageous collector and gallerist who was ahead of the curve in supporting some of the 20th century’s leading artists -among them Nam June Paik, Robert Mapplethorpe and William Wegman -and in particular women artists such as Laurie Anderson and Mary Heilmann. And she often wore Max Mara. Max Mara Pre-Fall 2020 imagines a vernissage at a downtown gallery sometime in the seventies. The throng is peppered with famous names; all the above, plus Andy Warhol and his entourage, Trisha Brown, Lydia Lunch and Bianca Jagger. It’s a melting pot of style that serves up a tougher kind of femininity just right for the gritty city. The Max Mara’s iconic camel black and white is re- energized with shots of pop-neon colour.

The ruffle is recast in a central role. Shedding its romantic associations, it delineates the collar or cuff of a sharply tailored jacket, a sassy strict pencil skirt or a voluminous taffeta gown. The trench coat gets a feminine makeover too, with a dramatic balloon shaped sleeve and a trapezoid silhouette. Necklaces, rings and earrings share the collection’s arty overtones. Jagged shards in plexi are worked together with gold and silver plate. Holly Solomon’s erstwhile protege, William Wegman photographed his Weimaraner in Max Mara’s iconic 101801 back in 2001 to mark the brand’s fiftieth anniversary. That image adorns the t-shirt that’s the key to the collection’s street-smart cool. 

La regina del pop-punk Debbie Harry pubblica le sue memorie; la Marlborough Contemporary allestisce una mostra di opere della collezione privata di Holly Solomon. Sembra che sia giunto il momento di rivalutare il contributo delle donne alla scena intensamente attiva degli art-cum-club newyorkesi degli anni ‘70 e ‘80. Debbie Harry parla delle difficoltà di essere una donna nel mondo del rock. “Essere un’artista che si fa valere vestita da donna e non da uomo era, al tempo, un atto di trasgressione”, afferma. L’elegante Holly Solomon era la coraggiosa collezionista e gallerista sempre un passo avanti agli altri nel sostenere alcuni dei maggiori artisti del XX secolo – tra cui Nam June Paik, Robert Mapplethorpe e William Wegman – e in particolare artiste del calibro di Laurie Anderson e Mary Heilmann. E indossava spesso Max Mara. Max Mara Pre-Fall 2020 si immagina un vernissage in una galleria di downtown negli anni Settanta.

La folla è costellata di nomi famosi; in più ritroviamo Andy Warhol e il suo entourage, Trisha Brown, Lydia Lunch e Bianca Jagger. È un crogiolo di stili per donne di carattere. Bianco, nero e cammello - i colori iconici di Max Mara - vengono re-energizzati con accenti neon. Ai volant viene riconosciuto un ruolo di primo piano. Abbandonati i tradizionali connotati romantici, delineano il collo o il polsino di una giacca sartoriale, una gonna a matita spudoratamente aderente ed elegante o un ampio abito in taffettà. Un makeover anche per il trench, con teatrali maniche a palloncino e una silhouette a trapezio. Collane, anelli e orecchini condividono il mood artistico della collezione. Schegge irregolari in plexiglass sono proposte insieme a lamine in oro e argento. William Wegman, un tempo protegé di Holly Solomon, nel 2001 fotografò il suo Weimaraner con il cappotto 101801 di Max Mara per celebrare il cinquantesimo anniversario del marchio. Questa iconica immagine è stampata sulla t-shirt che sintetizza lo spirito della collezione.